La
poesia e la fotografia. Una similitudine centenaria, una simmetria
perfetta di parole e silenzio che raggiunge la massima espressione
soprattutto se le immagini sono in bianco e nero e se i versi si
lasciano immaginare. Una poesia é una fotografia, un’immagine
prolungata che nasce da un processo di registrazione permanente delle
emozioni, dei nostri ricordi o dei nostri pensieri che cogliamo nel
mondo fisico e che sono selezionati e, alla fine, proiettati dalla
nostra mente su un foglio di carta. Nel mondo antico, quando non
esisteva la fotografia, il poeta greco Simonide definì la pittura
una poesia muta e la poesia una pittura parlante, oggi possiamo
definire la fotografia una composizione di versi silenziosi e i versi
immagini che recitano.
Accompagnata
da una composizione di foto del fotografo brasiliano Alexandre Guida,
“Viaggio colorato in bianco e nero. Diario di pensieri controversi”
è un’antologia di poesie, scritte in tre diverse fasi della vita
dell’autore e che tracciano i tre passaggi verso la maturazione dai
vent’anni fino ai cinquanta. É un diario poetico di pensieri
talvolta controversi e trasformati in versi liberi o cadenzati che
spaziano tra gli svariati temi della società di oggi e del
sentimentalismo umano (le gioie e la solitudine, le paure e la
fragilità della condizione umana, la determinazione e la forza
d'animo, il coraggio e la consapevolezza che nulla è dovuto), in un
linguaggio poetico originale fatto di rime e parole ritmate che
lasciano il lettore sorpreso dalla ricchezza di un immaginario mondo
che, descritto tra prosa e poesia, appare fantasiosamente realistico
agli occhi di chi legge.
Le
foto del mondo brasiliano, realizzate da Alexandre Guida, fanno da
sfondo ai temi trattati nell’antologia che è il risultato di una
accurata rielaborazione delle prime poesie, di pensieri abbozzati su
un diario e scritti senza una metrica corretta e uno stile letterario
adeguato, maturati nell’autore solo dopo la pubblicazione di libri
di narrativa e un saggio.
Il
risultato è un libro che si può accostare a un saggio poetico che
invita alla riflessione. Un’esortazione a cercare perennemente le
motivazione per superare le difficoltà della vita con coraggio
attraverso la comprensione, l’amore, la determinazione e,
soprattutto, attraverso la pace con se stessi e con il proprio
passato.
Vincenzo Russo è nato in provincia di Caserta 4 giugno del 1961.
Ha studiato presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove si è laureato in ingegneria.
All’età di 28 anni, nel 1989, si trasferisce a Torino dove inizia a lavorare nel settore auto.
Nel 1994 si trasferisce per due anni a Lille (Francia) e ritorna poi a Torino fino al 2008.
A causa della crisi che incominciava a farsi sentire nel capoluogo piemontese, si trasferisce per lavoro a Belo Horizonte (Brasile) dove scrive il suo primo libro “Nuvole nel Cielo di due sorelle”, libro di narrativa che ripercorre le vicende vissute in un paese emergente guidato dalla prima Presidente donna, Dilma Rousseff, alle prese con il difficile compito di sottrarre il paese sudamericano dalla miseria.
Successivamente scrive il primo romanzo, “Un testamento inatteso”.
Nel 2011 e nel 2012 scrive due libri con Antonio Oteri (Visionario e Manager Italiano che vive in Brasile) due libri: “Operazione Fräulein. Come sposarsi e vivere felici. Dall’Italia al Brasile con Passione” e “Ciao Ciao Italia. Vado a vivere in Brasile. Istruzioni e suggerimenti da emigranti di successo”. Ha pubblicato anche due libri di poesie: “Viaggio colorato in bianco e nero” e “L’insegnamento”.
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