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Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila

di Luigi Pirandello

Genere: Narrativa
Collana: Grandi Classici
Lingua: Italiano
Pubblicato: 20/02/2015



eBook: € 2,99

ebook
Formato: ePub
Dimensioni: 1,2 Mb
ISBN: 9788869340390

“Uno, nessuno e centomila” è uno squarcio improvviso che si apre nel mondo delle certezze dell’essere umano, rimettendo in discussione ogni suo punto fermo, a partire dalla propria identità. Basta infatti una piccola miccia (un semplice commento della moglie sulla leggera imperfezione del suo naso) per innescare una reazione a catena nella mente e nei comportamenti del protagonista - Vitangelo Moscarda - che lo porterà a scoprire di essere una persona sconosciuta a sé stessa, in quanto consapevole di non potersi mai vedere dall’esterno, ma - al contempo - di essere anche tante persone, quante sono quelle con cui - di volta in volta - interagisce: si convince, dunque, che ci sono tanti Vitangelo Moscarda e - di conseguenza - non ce n’è nessuno.
Un discorso che vale per ogni persona: ciascuno di noi è uno, nessuno e centomila.
In questo libro, scritto con la tipica ironia che non rinuncia al gusto grottesco per la risata amara, tornano le principali tematiche del genio agrigentino, dense di implicazioni psicologiche, affrontate in modo straordinariamente acuto per l’epoca in cui fu scritto.

Nacque nel 1867 in contrada Càvusu a Girgenti (attuale Agrigento). Dopo gli studi ginnasiali intraprese quelli universitari: prima a Palermo, poi a Roma ed infine a Bonn, dove si laureò nel 1891 in filologia romanza con una tesi sulla parlata agrigentina. L’anno successivo tornò a Roma dove conobbe Luigi Capuana che lo introdusse nel mondo letterario e gli aprì le porte dei salotti intellettuali, dove conobbe giornalisti, scrittori, artisti e critici. Nel 1894 sposò Maria Antonietta Portulano, da cui nacquero tre figli: Stefano, Rosalia e Fausto.
Il grande successo lo raggiunse nel 1922, quando si dedicò totalmente al teatro (Liolà, Sei personaggi in cerca d'autore, Così è se vi pare, ecc.).
Nel 1925 fondò la Compagnia del Teatro d'Arte di Roma, con cui girò il mondo fino a divenire - nel giro di un decennio - il drammaturgo di maggior fama mondiale e ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1934. A Cinecittà, mentre assisteva alle riprese di un film tratto dal suo romanzo Il fu Mattia Pascal, si ammalò di polmonite che lo condusse alla morte il 10 dicembre del 1936.

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