La storia del pauperismo può apparire lontana dai grandi avvenimenti storici, eppure è in grado di illuminare sulle condizioni della vita civile e culturale di un Paese. Vladimyr Martelli ripercorre in modo preciso e documentato la storia e le condizioni di vita degli emarginati: poveri, prostitute, derelitti e in particolar modo degli zingari. In Italia e nella città di Roma, da sempre luogo di convivenza più o meno fortunata fra diverse etnie e culture, in un percorso affascinante che dai primi secoli del Medioevo conduce il lettore fino alle grandi tragedie dei totalitarismi europei del Novecento. Questo saggio offre uno sguardo ulteriore di approfondimento su un fenomeno fortemente connaturato nella nostra cultura, fatta di avvenimenti edificanti ma anche di forti ingiustizie e discriminazioni.
Laureato in lettere, indirizzo storico, e in Scienze delle pubbliche amministrazioni. Funzionario pubblico, è uno studioso di storia e di organizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Nelle sue pubblicazioni storiche si è occupato in particolare delle categorie marginali tra il medioevo e l’epoca moderna, analizzando la situazione di alcune minoranze anche nel contesto contemporaneo. Collabora con diverse riviste di studi umanistici, di diritto amministrativo e modelli organizzativi-funzionali delle amministrazioni pubbliche; è tra i redattori della rivista di studi umanistici “Leussein”. È iscritto all’albo giornalisti, elenco pubblicisti di Roma.
VALUTAZIONE MEDIA
5 in base alle valutazioni di 3 lettori
a cura di andrea
15.mag.2017
In questo Paese, che non ha memoria, un testo ci ricorda quali problemi ogni secolo ha avuto con riferimento alle categorie spesso marginalizzate anche a seguito di movimenti migratori.
ve lo consiglio
andrea
a cura di baldoncio
11.mar.2017
Ricordo con grande emozione un viaggio nell'ormai lontano 2005 da cui hai tratto molti spunti per questo libro molto interessante!
un libro che ci parla degli ultimi, una storia dal basso,,, bello