Dopo il successo di pubblico e critica riscosso da Sigonella Files, il nuovo, incalzante thriller complottista di Vincenzo Sacco.
Alla base militare USA di Sigonella si celebra il "Memorial Day". Ma non c’è tempo per commemorare i caduti di guerra. Infatti un gruppo di terroristi ha preso possesso del centro accoglienza profughi di Lampedusa. A fronteggiare la minaccia viene chiamata la "Vril Army", letale squadra d’élite.
Ma l’agente Violet McBain, convinta che la minaccia nasconda qualcosa di più grande, farà luce su una vicenda dagli aspetti sempre più inquietanti.
Un romanzo cospirazionista in cui si intrecciano servizi deviati e CIA, Mossad e ISIS, Pentagono, telecinesi e omicidi. E dove l’autore innesta il suo sguardo dissacratorio sullo stile di vita americano che propugnando democrazia e perbenismo di facciata, nasconde mostruosità. Il tutto ambientato in un’isola sospesa fra retaggi e modernità, in cui il sapore dolce del mare si mixa al sangue versato dalla Mafia.
Vincenzo Sacco è autore dei romanzi Pornozeus (Novantacento, 2012); Il ragazzo che non voleva morire (Spazio Cultura, 2018); La leggenda del Malombra (Edizioni Spartaco, 2021); Sigonella Files (Bibliotheka Edizioni, 2019) e del saggio Screens Wide Shut, il primo, unico e definitivo studio sul rapporto tra cinema e massoneria (Rogas, 2018)
È il direttore della divisione distribuzione di Altre Storie e, nella stessa società, partecipa allo sviluppo e alla realizzazione produttiva di diversi film per cinema e televisione.
Dal 2019 è direttore artistico del Sicilia Film Fest.
Fondatore del blog pop nerd Librisenzagloria.com, conduce format web dedicati al mondo televisivo, e ha lavorato alla distribuzione cinematografica di oltre sessanta lungometraggi, sia italiani che internazionali, e di numerosi eventi cinematografici di successo.
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Da leggere "con un Americano in mano"
a cura di Nina Nocera
27.set.2022
Vincenzo Sacco riesce a ricostruire l’identità siciliana in uno scenario contemporaneo dove l’isolitudine siciliana si confronta con stimoli di diversa estrazione; ne viene fuori una Sicilia “weird”, che si riconosce solo dopo uno sguardo attento, dopo aver collocato l’american dream ai margini della nostra aspra Trinacria e averne colto le ceneri ancora fresche. Da leggere con un Americano in mano."