Il volume ripercorre l'esperienza di Pietro Nenni al fronte durante il primo conflitto bellico, analizzando i suoi ideali politici e morali.
Repubblicano e di formazione mazziniana, il giovane Nenni si schierò convintamente, fin dal primo colpo di cannone, per l’intervento italiano al fianco dell’Intesa: vedeva nella guerra all’Austria il completamento dell’Unità nazionale con l’acquisizione di Trento e Trieste. L’esperienza al fronte fu vissuta in prima linea ma dietro l’angolo si celavano delusioni e amarezze. Aveva visto morire migliaia di soldati, sofferto la fame e il freddo convinto che alla fine della guerra sarebbe sorto dalle ceneri un mondo migliore. Invece la smobilitazione fu una grande delusione. Il trattamento che ebbero i soldati, alla fine di una lunga e massacrante guerra lasciò l’amaro in bocca. La conferenza di Versailles era stata iniqua ed aveva svelato il vero volto dell’imperialismo.
Antonio Tedesco è Segretario Generale della Fondazione Pietro Nenni. Ha scritto numerosi articoli su riviste scientifiche. Tra le sue pubblicazioni: Il partigiano Colorni e il grande sogno europeo (2014), Vivà, la figlia di Pietro Nenni dalla Resistenza ad Auschwitz (2017).
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