Eclettico, provocatore, genio visionario e luciferino iconoclasta:
semplicemente Lars von Trier
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Lars von Trier è uno dei registi più significativi del panorama cinematografico degli ultimi anni, nonché uno dei migliori registi della Danimarca.
La sua relazione col cinema inizia da quando la madre gli regala ad 8 anni la sua prima 8mm. Da allora, è stato un flusso di sperimentalismo eclettico sviluppato a blocchi di trilogie - o meglio trilogie e duologie - a comporre i tasselli di un ricco mosaico.
Organizzato intorno a due coppie di film, abbinati per affinità elettive e divergenze, il presente lavoro indica come vari generi, tecniche, scelte stilistiche, sono in realtà legati da fili conduttori che emergono dirompenti. In questo, pur cambiando approcci e metodo di lavoro, pur maturando consapevolezze ulteriori, von Trier è rimasto fedele alla sua missione: realizzare qualcosa di estremamente autentico, espandendo il mezzo cinematografico.
Enrico Maria Scavone, 27 anni, originario di Nicotera, in Calabria.
Emigrato a 18 anni a Milano, si è laureato in Giurisprudenza per poi lavorare come avvocato in uno studio legale nel capoluogo meneghino; attualmente lavora a Roma presso la Banca d’Italia.
La passione per la poesia e per la scrittura è iniziata per curiosità durante l’adolescenza, ed è proseguita sino ad oggi. Alcuni suoi componimenti sono apparsi in Collana Poetica - I Poeti di Via Margutta vol. 106 (Dantebus).
Alla scrittura unisce un’altra grande passione: quella per la settima arte.