Heksbourg, un piccolo borgo tedesco, viene sconvolto dalla scomparsa di una fanciulla. E' l’inizio di un incubo, fitto di segreti inconfessabili.
Le apparenze ingannano. Il male assume ogni sembianza, ama annidarsi laddove non lo si attende, è ovunque e nell’anima di tutti…
Rapimenti, omicidi raccapriccianti e delitti nella cornice di un piccolo centro dell’entroterra della Germania primonovecentesca, dominato da una mentalità chiusa, di impronta medievale, più che semplicemente preromantica. Una sorta di Ellade nietzschiana e incontaminata, niente affatto idilliaca, bensì governata da pregiudizio, moralità ed esasperata religiosità.
Scritto con uno stile raffinato, articolato ed elegante, il romanzo di Paolo Salandra trascende le classificazioni manichee di genere (thriller, horror, giallo…) e conduce il lettore all’interno di un percorso potente, disturbante, coinvolgente e sconvolgente nei meandri di una comunità umana ristretta e chiusa che è simbolo e metafora della condizione umana.
Nato a Bari nel 1997, Paolo Salandra ha frequentato il Liceo Classico per poi iscriversi alla facoltà di Scienze Politiche. Ama la sua città, il mare, lo Zoo di 105, le commedie d’autore, leggere e scrivere libri. La maledizione di Hedwig è il suo esordio nella narrativa.
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