Una figura chiave del '900. Un'icona che travalica il tempo, un mito, non solo per le sue prodezze sui campi da gioco, ma per la sua visione politica, il suo essere controcorrente, per il suo anticonformismo che lo ha reso, in tutta la sua parabola esistenziale, scomodo e mitico allo stesso tempo.
Questo era e sarà sempre Diego Armando Maradona.
-------------------------
Lo hanno celebrato come il più grande campione della storia del calcio, insultato come il demonio che avrebbe corrotto più generazioni con il suo pessimo esempio, il Masaniello che ha osato rendere grande Napoli, il capitano che ha portato l'Argentina sul tetto del mondo sbeffeggiando le sue rivali, politiche e storiche, dall'Inghilterra al Brasile.
Lo hanno reso protagonista, ispirazione, titolo di film, è diventato un genere cinematografico.
C'è una Chiesa intitolata a suo nome, milioni di Diego nel mondo chiamati così per lui.
Idolo, mito, icona, star maledetta, fuoriclasse infinito, D10S e Satana.
Nessuno, però, ha capito la portata della sua personalità politica, il suo carisma sociale, l’importanza che ha avuto nella storia contemporanea.
Disegno di copertina: Roberto Recchioni.
Boris Sollazzo, è critico cinematografico e televisivo, giornalista sportivo, speaker e radiocronista calcistico, maradoniano militante e autore di libri tra cui "#chevisietepersi - il manuale di chi tifa Napoli".
Trasmette su Radio Rock, Radio 24, scrive su Rolling Stone e altre testate quotidiane e periodiche.
Dirige il Linea D’Ombra Festival di Salerno e il Cerveteri Film Festival.
VALUTAZIONE MEDIA
in base alle valutazioni di 0 lettori