Volume numero 2 della collana "Classici" a cura di Pierluigi Pietricola.
Prefazione di Luca di Fulvio
***
Un capolavoro di tensione narrativa, nonché una delle più profonde riflessioni fra la dicotomia fra bene e male, ragione e follia.
Nel 1890 Conrad si recò per sei mesi in Africa: ne ritornò quasi in fin di vita, con un bagaglio di ricordi, disillusioni e "disgustosa conoscenza" da cui, nove anni dopo, sarebbe nato Cuore di tenebra. Marlow, il protagonista, viene ingaggiato da una compagnia commerciale e mandato in Congo. Qui, viaggiando tra gli orrori del colonialismo, incontra Kurtz, enigmatico personaggio reso folle dalla solitudine e da una "volontà di potenza" nella quale la civiltà bianca rivela il suo vero volto: quel "cuore di tenebra" che non è tanto l'oscurità della wilderness africana, quanto l'identità - la colpa - dell'uomo europeo.
Uno dei testi più letti della letteratura del ‘900 è un capolavoro di tensione narrativa, una delle più profonde riflessioni fra la dicotomia fra bene e male, ragione e follia.
Joseph Conrad (1857 Berdyčiv; 1924 Bishopsbourne), si avviò giovanissimo a una vita di mare, viaggiando in Oriente, Sudamerica e Africa e raccogliendo esperienze umane e culturali tradotte in racconti e romanzi. "Lord Jim", "Nostromo" e "Vittoria" sono i titoli più noti; ma il capolavoro resta "Cuore di tenebra".
VALUTAZIONE MEDIA
in base alle valutazioni di 0 lettori