Con una prosa piacevole e scorrevole l’autore ricorda con dovizia di particolari il suo più che quarantennale impegno sindacale svolto in numerose realtà della Uil. dai Metalmeccanici ai Chimici, per finire nella Uil Trasporti dove è rimasto per sedici anni, cambiandone la natura e rafforzandone il ruolo.
Diviso in due parti distinte (la prima che rievoca ricordi ed episodi strettamente legati agli eventi sindacali più importanti vissuti dall’autore; la seconda in cui vengono analizzati i temi quotidiani dell’agire sindacale), il libro è una suggestiva cavalcata nella vita e nel pensiero di questo sindacalista che ha amato il suo lavoro più di ogni cosa. all’insegna della passione per il sindacato.
Oggi, secondo Degni, è più difficile fare il sindacalista, soprattutto se si pretende di farlo come lo si faceva ieri. Ma la sfida più esaltante è sempre quella della ricerca di un modo nuovo di fare le cose. Con lo sguardo rivolto al futuro per fare in modo che il progresso, lo sviluppo, le innovazioni siano al servizio della dignità della persona umana, senza rinunciare mai alla solidarietà e all’eguaglianza.