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La tormentata storia d’amore fra Heatchcliff e
Catherine che, irrealizzabile per differenza di classe e retaggi culturali,
sfiderà ogni regola ed ordine sociale, arrivando alle più tragiche conseguenze.
Pubblicato per la prima volta nel 1847, Cime
tempestose è la quintessenza del romanzo vittoriano, una storia selvaggia,
originale e possente, capace di scuotere ancora oggi l’animo dei lettori,
grazie ad uno stile sanguigno, melodrammatico, intriso di passione folle,
lancinante malinconia, echi gotici e drammaticità shakespeariana.
Ambientato nel paesaggio selvaggio ed
incontaminato della brughiera inglese, questo capolavoro firmato da Emily Brontë, a oltre 150 anni dalla sua uscita, mantiene
inalterato il suo fascino perturbante e freudiano.
Nacque nello Yorkshire nel 1818, quinta dei sei figli del curato Patrick. Rimasta presto orfana di madre, venne allevata insieme ai fratelli dalla tata “Tabby” e dalla zia Elizabeth, per poi entrare in un istituto per signorine con le tre sorelle maggiori. Il suo talento letterario si manifestò prestissimo e già in famiglia, dove anche le sorelle Charlotte e Anne diventeranno celebri romanziere. Sin da bambini, i fratelli Brontë si dedicarono a un giornalino familiare su cui scrivevano poesie e racconti; finché Emily, Charlotte e Anne pubblicarono sotto pseudonimi i Poems by Currer, Ellis and Acton Bell. Nel 1838 Emiliy iniziò a lavorare come insegnante in una scuola vicina, ma rimase per soli sette mesi e in seguito tornò a dedicarsi alla casa, alla pittura e soprattutto alla letteratura. La sua salute molto cagionevole - soffriva di tubercolosi sin dall'infanzia - la portò alla morte nel 1848.
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