La ricostruzione storico-poetica della singolare stagione artistica d’incontro tra astrattismo e dadaismo nei primi decenni del XX secolo.
L'incontro tra astrattismo e dadaismo sconvolse la tradizione delle consuete forme artistiche, diramando e affondando le sue idee fra poesia e pittura, danza e musica, architettura e scultura, teatro, cinema e fotografia. Nei suoi intenti sconvolgenti fu già un anticipo di globalismo nell’arte. L'interazione poetica fra queste due concezioni artistiche è stata animata da un sotteso rigetto del convenzionale protagonismo dell’io lirico-soggettivo per mirare con ironia e coscienza critica contro ogni idealismo e ipocrisia morale ritenuti responsabili del dramma della Guerra. In fondo, nelle forme dichiarate e materiali, oggettive e collettive, nel loro radicale antiespressionismo, l’azione poetica tra astrattismo e dadaismo tese a rendere l’arte più consapevole e schietta.
Luigi Paolo Finizio, critico e storico dell’arte ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti, tenendo corsi in diverse università italiane. Tra le sue pubblicazioni dedicate all’arte moderna e contemporanea: Moderno antimoderno. L’arte dei preraffaelliti (2004), Avanguardia a Napoli. Undici dell’astrattismo (2010), Piet Mondrian - Il chiaroveggente (2016).
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