Un volume che non pone la sua attenzione sulla storia e l’evoluzione dei trasporti in sé (una questione ampiamente affrontata e con maggior dovizia di particolari oltre la quale sarebbe ormai impossibile andare) ma ha lo scopo di intravedere quali disegni – politici, economici, lavorativi – sottesi alla nascita e allo sviluppo delle vie di comunicazione: questo il fil rouge sotteso all’intero volume.
Il volume non vorrà ricostruire una storia – avvincente sì, ma ben conosciuta – bensì dare di questa un’interpretazione diversa affinché si possa guardare al passato in modo più attivo e non da semplici spettatori passivi.
Perché compito d’uno studio storico, oggi, non è tanto far emergere nuovi documenti su determinate questioni – ve ne sono più che a sufficienza – bensì saper interpretare nel modo più variegato che sia possibile l’immenso materiale di cui disponiamo.