"Società" è la nuova collana di politica, economia e sindacato che fornisce spunti per sviluppare ragionamenti sul nostro presente.
A 75 anni dalla fine della guerra e a 70 dalla nascita della Uil, l’organizzazione sindacale alla quale Giorgio Benvenuto ha legato un lungo tratto della sua vita, un protagonista della nostra storia riscrive il romanzo di un Paese: dagli ultimi atti del fascismo al dramma della guerra, dalla Liberazione alla nascita della Repubblica democratica, dalla ricostruzione al boom degli anni '60, dai momenti esaltanti dell’Autunno Caldo a quelli controversi del terrorismo, dalla missione impossibile al vertice del Psi per salvarlo dalle tempeste di tangentopoli alle esperienze parlamentari in una seconda Repubblica mai nata o mal nata.
Tra ricordi del passato, analisi del presente e proposte per il futuro, la parabola straordinaria e ancora incompiuta di un’Italia ricca di entusiasmi
e promesse ma anche di rimpianti, delusioni e occasioni mancate.
Giorgio Benvenuto è attualmente presidente della Fondazione Bruno Buozzi. Alla Uil è legata buona parte della sua esperienza sindacale e politica. Per sette anni, dal 1969 al 1976, è stato segretario generale dei metalmeccanici (Uilm). Insieme a Bruno Trentin e Pierre Carniti ha fondato la Flm (Federazione Lavoratori Metalmeccanici). È stato eletto segretario generale della Confederazione nel 1976 ed è rimasto in carica per sedici anni, sino al 1992. Segretario del Psi per un breve tempo, dopo l’uscita di scena di Bettino Craxi, è stato parlamentare per tre legislature (due alla Camera e una al Senato) ricoprendo la carica di presidente della Commissione Finanze
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