Ci sono luoghi che non possono essere identificati solo geograficamente. Posseggono per chi li ha vissuti, una magia, una persistenza che si incastona nel cuore e nei ricordi che li porta a trasformarsi in luoghi dell’anima.
Per Rosalba Granata, Maiori è uno di questi luoghi. Una piccola cittadina di mare della provincia di Salerno, affacciata a picco nella cornice mozzafiato della costiera amalfitana.
Qui, in questa piccola gemma incastonata fra l’azzurro del cielo e il blu cobalto del mare, l’autrice ha passato quasi tutte le sue estati. Da figlia adolescente, da giovane moglie, da premurosa madre.
Un susseguirsi ininterrotto di anni, scandito da celebrazioni patronali, incontri con persone care, ferragosti illuminati da fuochi d’artificio, falò sulla spiaggia al chiaro di luna, chiacchiere al bar dello stabilimento. E ancora feste nei locali, cinema all’aperto, profumi e odori di una terra che evoca rimembranze e memorie, credenze popolari e primi amori, gelati e mercati, stelle cadenti e desideri.
Fino all’arrivo, improvviso e scomodo come un parente indesiderato, di un settembre che segna la fine del cielo, del sole e del mare, e decreta, come una sentenza inappellabile, il rientro ad una normalità grigia e routinaria.
Di questo parla Capodanno a settembre: del commiato ad un mare, a delle sensazioni, a delle emozioni che, per l’autrice, rappresentano la fine di uno spazio/luogo del cuore e dell’anima.
Rosalba Granata è nata a Napoli, dove attualmente vive, l’11 gennaio 1955.
Laureata in Architettura presso l’Università di Napoli “Federico II”, partecipa a mostre di pittura, esercita la professione ed insegna “Arte e Immagine” presso l’Istituto Comprensivo “G. Fiorelli” di Napoli.
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