Un thriller sulla colpa e la vendetta, sull'amicizia e la malattia, sul passato che torna, inesorabilmente, a sconvolgere le nostre vite.
Italia, anni della dittatura fascista. L'avvocato Carlo Sinibaldi e sua moglie, Elena Sirtori, conducono una vita serena. Hanno un figlio che adorano e, malgrado il periodo storico, non hanno preoccupazioni. Improvvisamente la loro vita viene sconvolta dall'accusa da parte dell'OVRA, la polizia politica fascista, di essere cospiratori del regime. E tutto crolla. L'uomo viene deportato e ucciso senza pietà, la donna, stuprata da due sgherri del regime, assassinata e il suo delitto fatto passare per suicidio. Dopo anni di silenzio e atroce sofferenza spetterà al figlio, rimasto orfano, fare luce su una verità che nasconde terrificanti segreti.
Un romanzo struggente e allo stesso tempo claustrofobico sul potere, la colpa e la vendetta, ambientato in un'Italia soggiogata dalla dittatura, sia fisica che psicologica, del regime fascista.
VINCITORE SEZIONE "LIBRI INEDITI" XIII EDIZIONE DEL
PREMIO NAZIONALE ALBEROANDRONICO
Enrico Scognamiglio è nato nel settembre del 1952 in una popolosa cittadina stretta tra le pendici del Vesuvio e il mare. Entrato giovanissimo nell’Esercito, vi è rimasto per circa vent’anni, poi si è dedicato ad altro. Da qualche anno si è ritirato a vita privata. Vive a Roma con la sua famiglia.
VALUTAZIONE MEDIA
5 in base alle valutazioni di 1 lettori
a cura di Annalisa
16.lug.2021
La storia che intreccia le storie, sentimenti verità. Il piazzamento nel prestigioso premio Andronico testimonia la qualità ma questo romanzo merita anche di più.